COVID 19 DANTE 700 GRAY 270 …e altre rime

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“Trasformare un problema (e che problema!) in opportunità: questo ha fatto Benito Poggio, già docente, anzi anglico studioso, in prestigiosi licei, poeta e critico letterario, in un suo recente lavoro poetico che coniuga tre accadimenti di notevole rilevanza. il Covid in particolare, i 700 anni di Dante e i 270 di Gray. Così la coatta permanenza a casa per pandemico morbo ha dato vita ad una straordinaria rivisitazione di alcuni canti della Commedia, Pseudo-dante auctore, che ha sapientemente modellato sulle terzine dantesche il flagello del coronavirus, con tutte le problematiche relative: dalla reclusione forzata, ai giovani frenati nel loro slancio vitale e sociale, ai medici dei vari ospedali, al mondo della politica, aspramente e “dantescamente” condannato, a Papa Francesco, uno dei rari punti fermi in questa “Malebolgia”, a Lui, il buon capo dello Stato che super partes si erge sopra la gazzarra di tanti, gente pien d’ogni magagna. Ma ciò che più stupisce è la facilità acrobatica dell’uso dei versi, un flusso sapiente dei termini dai toni tra l’ironico, l’arguto e l’umana, sensibile partecipazione. Un’impresa ardua, ma riuscitissima, che si fa leggere con piacere e ammirazione per la cultura, l’intelligenza e la disinvoltura strepitosa nella rielaborazione delle terzine che trascorrono dalle Cantiche, alla delicata traduzione della famosa Elegia di Thomas Gray, ai componimenti d’occasione in memoria di esami di maturità d’antan, ai panegirici di ristoranti “di buon ricordo ” fino a quello, gustosissimo, metaforicamente e non, della pizzeria Rossopomodoro il cui elogio meriterebbe degustazione a vita, fino alla quarta o quinta generazione.
Chiude la silloge un divertissement a tema ecologico, dall’andamento metastasiano, che, se da un lato diverte con i suoi funambolici ritmi, dall’altro prospetta una realtà prossima ventura che poco o nessuno spazio lascia all’uomo e alla sua interiorità, violentata da un mondo solo apparentemente tecnologico, in realtà,” disumanato”, malato dentro e fuori. Meritatissimo l’apprezzamento dal Commissariato europeo per l’ambiente. Il libro? Una chicca d’autore.”

Rosiccy